Pitti Uomo: la moda italiana si apre all’Oriente

Si è appena conclusa l’83esima edizione del Pitti Uomo di Firenze, una delle rassegne di moda più raffinate del Bel Paese, che ogni anno ha luogo nell’elegante cornice della Fortezza da Basso.
Alla kermesse hanno partecipato appassionati di moda e importanti brand che hanno proposto per l’occasione le loro nuove collezioni di abiti e abbigliamento da uomo.
Nonostante la crisi economica che ha travolto anche il settore dell’abbigliamento in Italia, al Pitti si cerca di guardare con fiducia al futuro, soprattutto guardando al mercato asiatico. Ma l’Oriente non è soltanto il luogo dove scoprire nuovi possibili acquirenti, è anche una fonte d’ispirazione per molti stilisti, che si lasciano catturare dal fascino dello stile e dei tessuti provenienti dall’Asia. Si moltiplicano anche le collaborazioni con gli stilisti orientali: ad esempio lo stilista italiano Andrea Pompilio ha stretto un’importante intesa con il brand giapponese Onitzuga Tiger.
D’altra parte nel Vecchio Continente, il made in Italy non sembra più suscitare il fascino di un tempo, tanto che in Gran Bretagna è stata organizzata una settimana dedicata alla moda maschile negli stessi giorni in cui si svolgeva il Pitti. Com’era prevedibile, l’evento londinese ha trattenuto in patria una quota significativa di giornalisti e buyers inglesi. Ma non sono stati solo la stampa e i compratori anglosassoni a defilarsi, anche i visitatori italiani hanno registrato un calo del 5 per cento.
Tuttavia si continua a lavorare sulla sperimentazione dei materiali. Molti stilisti intervenuti al Pitti hanno concentrato gran parte dei loro sforzi sui materiali tecnici come il neoprene o sulla combinazione di diversi materiali come la couture e lo sportswear, o l’organza e la pelle.
In questi giorni, non solo la Fortezza da Basso con i suoi oltre mille stand, ha animato Firenze, ma altri eventi hanno tenuti compagnia i numerosi visitatori del capoluogo fiorentino. Ad esempio, al Museo Gucci ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra di Cidy Sherman, mentre diversi marchi importanti come Fendi hanno aperto nuove boutique in città.

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