La cravatta, da più di un secolo, è un accessorio maschile molto adoperato, che indica classe, prestigio ed eleganza, per questo motivo viene indossata soprattutto da uomini che vogliono essere sempre eleganti, in ogni tipo di contesto.
Originariamente, le prime cravatte che sono state messe in vendita, venivano realizzate utilizzando un solo pezzo di stoffa, il quale era di dimensioni abbastanza grandi, infatti misurava approssimativamente 70 cm x 70, questa parte di stoffa, nel corso della lavorazione, veniva ripiegata più volte su se stessa seguendo la direzione diagonale.
Per la piega si iniziava dai lati per poi arrivare al centro, volendo essere esatti, con questa tecnica si riuscivano ad ottenere quattro pieghe da un lato e tre dall’altro, è proprio in questo modo che è stato creato il modello di cravatte sette pieghe, anche chiamata cravatta modello sevenfold.
Le origini delle cravatte sette pieghe risalgono all’800 circa, in questo periodo si era iniziata a diffondere l’abitudine di indossare la cravatta, questo accessorio veniva portato dai nobili in sostituzione del fazzoletto da collo, anch’esso era stato simbolo di potere e di prestigio sociale.
In questi anni la cravatta veniva realizzata con della seta molto preziosa ed il confezionamento era un procedimento abbastanza lungo e complesso, ciò incideva sul costo elevato delle cravatte sette pieghe, per questo motivo erano davvero pochi gli uomini che potevano permettersi un accessorio del genere.
Come possiamo vedere su http://www.millenodi.it/20-cravatte-7-e-10-pieghe, la tecnica di confezionamento di questo tipo di cravatta è utilizzata ed apprezzata ancora oggi, poiché permette di produrre delle cravatte di eccellente qualità, realizzate con tessuti pregiati come ad esempio la seta.
Questa tecnica di piegatura è sempre stata molto gradita e consentiva di realizzare delle cravatte sartoriali di alta qualità, proprio come quelle prodotte dai sarti italiani nei loro laboratori e firmate made in Italy, le cravatte sette pieghe, infatti, sono un vanto per ogni sarto che si occupa del loro confezionamento.
Questo modello di cravatta è molto corposo ed, allo stesso tempo, risulta duttile e vaporoso, grazie alla seta, che è il materiale maggiormente utilizzato per il confezionamento di questo tipo di cravatta, la sua forma resta intatta anche dopo essere stata utilizzata varie volte.
Purtroppo però, nel corso degli anni, sono cambiate le tecniche di confezionamento, in quanto, per realizzare delle cravatte sette pieghe, serviva una grande quantità di tessuto e la seta ha sempre avuto un costo molto elevato.
Proprio per questo, per cercare di diminuire i costi di realizzazione della cravatta, si sono diffuse altre tecniche di confezionamento, queste prevedono l’uso di una quantità minore di stoffa, è in questo modo che è nato un nuovo modello di cravatta, la quale viene confezionata utilizzando tre pezzi di tessuto, i quali vengono uniti tra loro in maniera diagonale, in modo tale da ottenere una unica striscia lunga, la quale, successivamente, viene ripiegata solo una volta verso l’interno.
Questo tipo di tecnica non riesce a dare corpo alla cravatta, per questo motivo, per darle spessore, al suo interno viene applicato un rivestimento in lana, questo attribuisce alla cravatta una discreta consistenza e fa in modo che le cravatte non perdano la loro forma.
Questa tecnica ha di certo dei costi di confezionamento più bassi rispetto a quella originaria ma, la qualità della cravatta realizzata in questo modo non può essere paragonata a quella posseduta dalle cravatte sette pieghe.
Queste ultime, infatti, essendo realizzate solo con un tessuto pregiato come la seta, che viene ripiegato più volte su se stesso, posseggono una qualità superiore e possono durare anche molti anni, dopo diversi lavaggi e dopo essere state indossate svariati numeri di volte appaiono sempre come nuove, ciò è la prova del prestigio e del valore della seta, la quale ha un costo elevato a causa del lungo processo che si deve mettere in pratica per ottenere questo tessuto.