Le vetrine dei negozi iniziano a riempirsi di abbigliamento primaverile: vestitini leggeri e colorati, camicette, mini short, pantaloni leggeri e dai colori vivaci, pull di cotone e cardigan di stoffe adatte alla mezza stagione, oltre a una serie di giacche in pelle e trench per proteggersi dall’aria senza tenere troppo caldo.
Marzo è alle porte e con esso anche l’arrivo della stagione primaverile: giornate più lunghe e soleggiate, temperature che diventano miti e un cambio di abbigliamento che rispecchia un ritrovato buon umore e i colori molto più intensi e vivaci della nuova stagione.
La primavera è quindi il momento del cambio degli armadi: le persone si prendono un po’ di tempo per mettere in ordine la casa, pulire cantine e solai, riorganizzare gli armadi, selezionare le cose che vogliamo tenere e mettere da parte quello che non ci interessa. Scartare i capi d’abbigliamento e gli oggetti che non ci servono più è fondamentale per una serie di motivi: si evita di lasciarli in casa ad accumulare polvere e riempire gli spazi senza ragione, si fa posto per i nuovi oggetti in arrivo e si fa ordine anche nella nostra mente, seguendo quello che ora viene definito decluttering (ossia l’arte di organizzare la propria vita dal punto di vista psicofisico).
Una volta riordinati i capi da tenere e messi da parte quelli che non vogliamo più, scatta la domanda fondamentale: cosa fare di tutti questi abiti? La maggior parte di loro è ancora perfetto, portato poche volte magari per un cambio di taglia, perché ci siamo accorti che non ci piacciono più (mentre possono piacere ad altri), perché non sappiamo con cosa abbinarli ecc. Poi, invece, ci sono quei capi che non si indossano più perché consumati dall’usto, perché ormai completamente fuori moda e importabili. Per questi ultimi le possibilità sono due: il cassonetto oppure, se siamo creativi, prenderne alcune parti per creare qualcos’altro grazie al riuso creativo dei materiali di scarto.
Per l’abbigliamento ancora in ottimo stato, perfettamente portabile ancora a lungo, il cassonetto sarebbe la peggiore delle scelte, perché si trasformerebbero in sprechi insensati, dannosi per il portafogli, per l’ambiente per il nostro stesso senso etico. L’unica vera soluzione è quella di dar loro nuova vita, grazie al sistema del riuso e dei mercatini dell’usato.
A Bologna, in via Pasubio 39, si trova uno di questi mercatini, trasformato però in qualcosa di veramente unico, innovativo, moderno e piacevole: Mercatopoli Bologna Porto, un eco negozio un cui le persone possono portare in conto vendita quello che non usano più, metterlo in esposizione e, al momento della vendita a qualcun altro, ricavare denaro. Così chi vende guadagna, chi compra risparmia e tutti evitano sprechi inutili e dannosi per l’ambiente.
A Mercatopoli Bologna Porto sta iniziando il ritiro dell’abbigliamento primaverile, quindi è il momento di fare ordine nei propri armadi e di selezionare i capi che possono essere venduti e riutilizzati da altre persone.
Mercatopoli Bologna Porto è un sistema per guadagnare da ciò che non ci serve più, un modo intelligente per dar nuova vita all’usato!